Il 55esimo rapporto Censis fotografa una Italia per cui è necessario fare scelte di coraggio
Il legame tra italiani e la mancanza di razionalità è diventato troppo stretto e l’azione, la ricerca della felicità delle piccole cose diventa un obiettivo difficile da raggiungere senza un percorso da costruire.
Anche il World Happiness Report 2021, lo studio annuale condotto dalle Nazioni Unite, sottolinea che dobbiamo lavorare molto per ottenere felicità , raggiungere il benessere. Dall’analisi del benessere delle popolazioni di 156 Paesi, la Finlandia si riconferma il Paese più felice al mondo, mentre l’Italia si piazza al 25esimo posto. Secondo i ricercatori, infatti, a fare la differenza è la fiducia che fa da collante tra popolazioni e istituzioni.
Il recentissimo 55esimo rapporto Censis fotografa l’immagine di una Italia che ha interiorizzato forti cambiamenti, ai quali lo stato di adattamento non basta più per reagire e riprendersi. Sono necessarie scelte di coraggio e strutturali da parte dello Stato per costruire una nuova cultura del cambiamento che fugge dalle credenze e edifica una nuova visione della vita sociale.
55esimo rapporto Censis: la mancanza di razionalità ha infiltrato il tessuto sociale
Il Censis, indagando sui tanti aspetti della vita quotidiana degli italiani e sulle sue criticità, delinea uno scenario di irrazionalità dove per tre milioni di italiani (il 5,9% degli intervistati) il Covid non esiste. Questo dato, unito agli altri derivanti da teorie autoprodotte e pericolose, è così contestualizzato nel rapporto: “Accanto alla maggioranza ragionevole e saggia si leva un’onda di irrazionalità che è la spia di qualcosa di più profondo: le aspettative soggettive tradite provocano la fuga nel pensiero magico”.
Donne e giovani sempre più fragili

Donne e giovani sono diventati sempre più vulnerabili. Da un lato le donne, chiuse in casa hanno avuto più paura, tanto che sono cresciute in maniera esponenziale le richieste di aiuto: nel 2020 si sono registrate 31.688 chiamate al numero verde 1522 (+48,8% rispetto al 2019). Di queste, 11.653 erano vittime di violenza e 1.342 di stalking. Il trend non sembra diminuire nell’anno successivo. Anche i giovani portano sulla pelle le ferite della crisi pandemica: su di loro “dal punto di vista psicologico, il prolungato periodo di pandemia ha provocato effetti collaterali non indifferenti”. Nel rapporto si legge che “l’81,0% dei 572 dirigenti scolastici di scuola secondaria di secondo grado intervistati segnala che tra gli studenti sono sempre piu’ diffuse forme di depressione e disagio esistenziale”. Nel rapporto si evidenzia poi che “l’ultima rilevazione Invalsi ha evidenziato un peggioramento delle performance degli studenti italiani rispetto al 2019, ma sarebbe ingeneroso individuare la sola causa nella didattica a distanza”
Il potere dei pensieri e dello stile di vita
Lo stato di adattamento ai cambiamenti che il Covid ha portato nella vita di tutti noi, induce a ripensare la centralità del proprio essere a partire dalla costruzione di abitudini nuove capaci di farci trovare nuovamente in equilibrio con noi stessi e di conseguenza con gli altri.

“Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, perciò l’eccellenza non è un atto, ma un’abitudine”, diceva Aristotele. Un’affermazione validata anche dalla scienza, considerando che secondo uno studio della Duke University, il 40% delle azioni che facciamo ogni giorno non è frutto di scelta ma di abitudini[i], automatismi che spesso sono un bene, a volte invece risultano disfunzionali. Anche le buone pratiche di Benessere sono abitudini che possono diventare le nostre àncore, soprattutto quando ci troviamo a vivere momenti spiacevoli, e ci permettono di trasformare, un passo alla volta, ma inesorabilmente, le nostre vite.
La felicità è una scelta per sempre
Un’abitudine non rappresenta un obiettivo da raggiungere, ma uno stile di vita da essere portato avanti ogni giorno, che ha bisogno di impegno e dedizione. Il segreto è quello di costruire un’identità[iii] intorno a quell’abitudine, come ad esempio quella di una persona ridente: più pratichiamo la risata, più rinforziamo la nostra identità di ridenti, tanto che, quando l’abbiamo costruita, la motivazione diventa irrilevante. Un’abitudine si compone di tre tappe: segnale, che innesca l’abitudine e fa entrare il cervello in modalità di pilota automatico, la routine vera e propria e la ricompensa[iv]. Dagli ultimi studi sembra che non siano sufficienti i fatidici 21 giorni per acquisirla, in modo da creare nuove connessioni neurali, ma siano necessari tra i diciotto e i sessantasei giorni[v], se non addirittura nove mesi. Come sembra che il potere delle ore del mattino sia straordinario per creare una nuova abitudine e non approfittarne è davvero un peccato[vi].
“Vivi365” una scelta consapevole verso la cultura del cambiamento

Lara Lucaccioni, Trainer di Yoga della Risata e Coerenza Cardiaca, autrice del besteller e TEDx “Ridi Ama Vivi”, e Matteo Ficara, filosofo, scrittore e CHO (Chief Happiness Officer), fondatori della start-up innovativa “Happiness for Future”, hanno ideato “Vivi365” un programma lungo un anno, fatto di teorie e pratiche semplici e accessibili, intorno a un tema unico ogni mese, seguendo la Scienza della Felicità. Una scienza giovane, che riprendendo la filosofia eudaimonica di un tempo, considera la Felicità come un percorso quotidiano, o meglio come una competenza da allenare attraverso pratiche giornaliere e la ricerca del senso del vivere. Secondo una delle sue esponenti, Sonia Ljubomirsky[ii], professoressa statunitense di Psicologia Positiva, essa dipende per il 50% dai geni, per il 10% dalle circostanze, per il 40% è relativa alle nostre azioni intenzionali rispetto agli eventi ed è la parte che si può allenare.
Con “Vivi365” le abitudini potranno essere consolidate attraverso quattro macroaree, ossia benessere fisico, emozionale, mentale e spirituale, divise in 12 temi: sonno, alimentazione, movimento, emozioni positive, relazioni, motivazione, chiarezza, focusing, prospettive, stati di presenza, interconnessione, meraviglia, comprendendo pratiche quali coerenza cardiaca, yoga della risata, metodo 4-7-8 per dormire, journaling, griglia delle emozioni, Punti di Forza del Via Institute, pratiche meditative e immaginative. Gli ingredienti alla base del percorso saranno complessivamente tre: conoscenza, pratiche ed energia, che si concretizzeranno attraverso video (oltre 25 di teoria ed oltre 30, insieme ad audio, di pratica), 2 dirette al mese, un gruppo di pari composto da una community e la presenza costante di Lucaccioni e Ficara, infine un’agenda cartacea da portare con sé durante tutto l’anno, per monitorarsi e misurare l’efficacia di quanto si sta realizzando.

“Abbiamo ideato “Vivi365” con l’idea che la Felicità si possa costruire, quando conosci le giuste pratiche e le applichi con costanza, sapendo bene che a volte c’è confusione sul cosa fare, da dove iniziare e che quell’energia del fare quotidiano non sempre c’è – hanno dichiarato Lucaccioni e Ficara –. Lo abbiamo fatto ripensando alla nostra storia e a quello di cui avremmo avuto bisogno nei momenti di difficoltà e desiderio di cambiamento, e riflettendo che in quei frangenti fare “tanto” non è possibile. La nostra filosofia è infatti quella di costruire insieme un pezzetto per volta, giorno dopo giorno, mese dopo mese, per un anno intero, con un impegno quotidiano di 5-15 minuti che sarà come un gioco, leggero e divertente rispettando il “+1 gentile”, che indica il benessere possibile e sostenibile quotidianamente nella vita di ognuno: un atto di amore verso sé stessi e di cura verso il pianeta”.
Il percorso si basa su HEART, il modello per la costruzione della Felicità messo a punto da Lucaccioni e Ficara, fondato sulle seguenti componenti: H come Habits-Abitudini; E come Energy-Energia; A come Awareness-Consapevolezza; R come Relationship-Relazioni; T come Thrive-Prosperità o Fioritura. L’obiettivo di Happiness for Future è appunto quello di costruire Felicità e Futuri, per individui e organizzazioni, intesi come Benessere e Consapevolezza, attraverso la produzione di cultura e formazione, con percorsi, ed esperienze accessibili a tutti.
Importante l’impatto già ottenuto, con più di 350mila persone raggiunte e oltre 3500 persone partecipanti ai corsi di Lucaccioni e Ficara. Il maggiore progetto della start up è “La Specie Felice”, un movimento culturale, un gruppo Fb con più di 5500 persone, una collettività di persone che si impegnano a costruire una cultura della Felicità e primo passo verso la realizzazione della loro visione: una massa critica di un milione di persone che sanno costruire la propria felicità e l’hanno resa un’abitudine quotidiana.