“Al cinema, per raccontate le scelte delle donne…” 

Manuela Ventura, quello dell’attrice è un percorso in continua evoluzione

Dall’8 marzo l’attrice Manuela Ventura è al cinema per raccontare le scelte delle donne, nel nuovo film: Primadonna”, di Marta Savina.

“Il ricordo di quei momenti iniziali – svela Manuela – è stato molto intenso. Innanzitutto, è stato un incontro tra donne che si sono trovate ad affrontare e a dare vita ed emozioni ad una tema così pregnante, quello dell’autodeterminazione femminile e, insieme ad affrontare la dinamica tra genitori e figli, fra individui e società”   

Con Claudia Gusmano, Fabrizio Ferracane, Francesco Colella, Dario Aita, Gaetano Aronica, Maziar Firouzi, Francesco Giulio Cerilli e con Paolo Pierobon, il film affronta il ruolo delle famiglie e, nella fattispecie, di quella di cui si raccontano le vicissitudini.

L’intento è auspicare che, all’interno di un nucleo familiare vi sia la capacità di comprendere e di accogliere, di dare ascolto e sostegno nel favorire le scelte: l’autodeterminazione, la realizzazione delle aspirazioni e della crescita delle proprie figlie e dei propri figli.  

Primadonna: per raccontare le scelte delle donne

Il film è ambientato in Sicilia negli anni Sessanta. Lia ha 21 anni, va a lavorare la terra con il padre, anche se lei è “femmina “e dovrebbe stare a casa a prendersi cura delle faccende domestiche con la madre. Lia è bella, caparbia e riservata, ma sa il fatto suo. Il suo sguardo fiero e sfuggente attira le attenzioni del giovane Lorenzo Musicò, figlio del boss del paese. Quando lo respinge, l’ira di Lorenzo non tarda a scatenarsi e il ragazzo si prende con la forza quello che reputa di sua proprietà. Ma Lia fa ciò che nessuno si aspetterebbe mai: rifiuta il matrimonio riparatore e trascina il colpevole e i suoi testimoni, in tribunale.

Manuela Ventura è reduce dalla bellissima prova d’attrice nel “Colapesce, omaggio a Buttitta” per la regia di Filippo Luna, l’uscita quest’estate del film “Una boccata d’aria” con Aldo Baglio, regia di Alessio Lauria e dal successivo televisivo di “Lea, un nuovo giorno”, dove interpreta, con cinismo ed ironia, l’infermiera Favilla Mancuso, affiancando l’amica e collega Anna Valle. Le due attrici avevano già lavorato insieme nella fiction, “Questo nostro amore” in cui Manuela aveva vestito i panni di Teresa Strano.


Manuela Ventura torna al cinema, per le scelte delle donne: in Primadonna è Sara Crimi: Sara è la madre di Lia, la giovane protagonista di questa storia, interpretata da Claudia Gusmano. Il primo approccio al personaggio e alla storia comincia proprio dai provini.

Quanto sacrificio c’è dietro alcune scelte, quanto amore e quante paure e resistenze? Quanto siamo capaci di sentire i bisogni dell’altro e cambiare? Si diventa famiglia anche attraverso le scelte che si fanno insieme. Il rapporto tra madre e figlia è nato man mano, proprio perché non era lineare ma fatto di conflittualità, respingimenti, durezza e dolcezza, disperazione e conforto.
Ma questa famiglia ha in sé un nucleo capace di generare un mutamento. Sara, Pietro, Lia e il piccolo Mario “sanno ascoltarsi”, guardarsi veramente negli occhi, accettarsi. Il “no” di Lia, la sua ribellione allo status quo, diventa il no di tutta la famiglia.

Due donne, che sono madre e figlia, riescono così a rafforzare il proprio legame, a rinnovarlo, in un
percorso di verità e di riconoscimento, l’una nell’altra.

Il film è una co-produzione Italia-Francia CapriEntertainment e Medset Film, in associazione
con Tenderstories, in collaborazione con Rai Cinema, Vision Distribution, Sky, Eurovision.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *